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Raul Cremona

Raul Cremona

Raul Cremona (alias Mago Oronzo), molto giovane, tenta la strada dell’illusionismo classico, quello dello smoking e dei foulard di seta, degli ambienti soft e dei night club.
Lo troviamo così, nelle sue prime apparizioni televisive, mentre si divide fra piccole parti pubblicitarie: Ritiratosi molto presto dalle buie cave dell’infelicità nottambula milanese, nella quale spende anni di dura gavetta (che alterna alla più inquietante attività di intrattenitore di gruppi di anziani o di conduttore di tristi feste patronali, affiancato da smandrappate ballerine), ecco il nostro Jerry Lewis dei Navigli assurgere al ruolo di elegante “entertainer”. Da qui in poi non lo vedremo più alla “Sagra del maiale” ma più spesso lo troveremo banchettare insieme a facoltosi nababbi.
Ha inizio così una nuova diaspora interiore tutta all’insegna del caldo sole dei Caraibi o delle notti stellate di Santo Domingo, dove il nostro si diletta a divertire gli annoiati, per annoiarsi a sua volta, cosa questa che svolge con consumata abilità.
Tutto questo chiaramente non è vita, finchè il nostro matura un sogno interiore, che presto diviene un sogno premonitore, e che infine si trasforma in un sogno premonitore, e che infine si trasforma in un sogno ricorrente: un uomo con il ventre prominente e con l’alito pesante imponendo le mani parla in sogno. Tu hai qualcosa da dire!… Vai nel mondo e dai la lieta zaffata! Dì a tutti che Oronzo c’è. Il resto è leggenda.